La stagione calda è il momento per preparare il sistema alla cura dei pazienti Covid
, ineditamente estiva, la situazione ospedaliera continua a destare preoccupazione, complici i tagli alla spesa pubblica e i turni sempre più stancanti del personale sanitario. è una malattia che va trattata il prima possibile, ai primi sintomi, iniziando dal livello domiciliare e sotto controllo e monitoraggio medico.
Questi ragionamenti implicano un insieme di almeno 3 corollari che intersecano temi di sanità pubblica e di politica sociale: 1. Innanzitutto una informativa scientifica aggiornata che arrivi a consegnare nuovi protocolli di trattamento ai medici di base: se l’accesso alle ricette degli innovativi antivirali come il Paxlovid rimane determinante per i pazienti fragili e over 80 , anche sui trattamenti per la popolazione generale rimane oggi enorme confusione.
2. Sempre più medici dovrebbero uscire dagli uffici e dagli ambulatori e visitare i loro pazienti: se i clinici hanno scelto questa professione dovrebbero adeguarsi ai compiti più elementari a loro richiesti.
3. Follow-up e prevenzione. Nonostante siano sempre più chiari i molteplici distretti corporei su cui un Covid preso in forma moderato-severa può determinare patologie, troppi guariti lamentano tuttora alle associazioni di guariti Covid un inadeguato monitoraggio delle condizioni cliniche e psicologiche all’uscita della malattia.