"La Phos aveva portato lavoro, noi guadagnavamo quattro o cinque lire al giorno, eravamo contente", aveva raccontato l'ultima superstite
Oggi quasi più nessuno ricorda la tragedia "delle piccole fiammiferaie". L'ultima superstite, Domenica Data, è morta nel 2003, a 96 anni, e di quel disastro parlava raramente e malvolentieri.
Le vittime - Margherita, Giovanna, Clotilde, Maddalena Maria, e le altre - avevano tutte dai 12 ai 17 anni. Adolescenti che si affacciavano alla giovinezza in una quotidianità fatta di duro lavoro che oggi, per ragazze della loro età, è difficile anche solo immaginare. Morirono in 18, insieme ad altri 3 uomini, nell'incendio scoppiato nella fabbrica.
Fu un evento che suscitò scalpore per mesi, ma nel corso dei decenni venne persa quasi tutta la documentazione di quella tragedia. Nel 1999, lo storico Carlo Boccazzi Varotto, scavando negli archivi dei giornali e ascoltando i racconti delle ultime superstiti, ha pubblicato un libro che ripercorre la vicenda e prova a scavare nei motivi della perdita di memoria: "Le piccole fiammiferaie. Una tragedia del lavoro dimenticata".