Il leader Pd punta a un altro esecutivo ma i suoi temono voglia le urne. Ipotesi Casini
Per il Pd il sentiero è strettissimo. Enrico Letta si muove con i passi dell'equilibrista per trovare una via d'uscita alla crisi politica che manda in frantumi il campo largo e provoca le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Casini è la carta da giocare per formare una maggioranza, da Leu alla Lega, nel caso in cui Draghi non dovesse cedere al pressing delle forze di maggioranza. Il ministro Orlando conferma che il Pd lavora per «la prosecuzione di un governo di unità nazionale». L'altro profilo del «traghettatore» su cui sono in corso valutazioni è il ministro dell'Economia Daniele Franco. Ma stiamo parlando di piani b.
Se Letta è ancora timido, Andrea Marcucci, ex capogruppo del Pd al Senato, sdogana il Draghi bis senza M5s: «Il problema a questo punto non è neanche più Conte ed il M5S, in Senato abbiamo visto ieri che esiste una maggioranza anche senza di loro e soprattutto ascoltato l'intervento durissimo della capogruppo Castellone, ma piuttosto la Lega e Forza Italia».