Tre ostaggi israeliani, tra cui l'ultima civile detenuta nella Striscia di Gaza, sono stati liberati giovedì da un gruppo armato palestinese. La liberazione è avvenuta in mezzo a una grande folla di palestinesi e con modalità caotica. L'accordo prevedeva anche la liberazione di 110 detenuti palestinesi.
Le macchine con a bordo gli ostaggi israeliani appena prima della loro liberazione, a Khan Yunis (AP Photo/Abdel Kareem Hana), il secondo gruppo armato più grosso della Striscia di Gaza: sono la ventinovenne Arbel Yehud (l’ultima civile israeliana detenuta nella Striscia), l’ottantenne israeliano Gadi Moses e cinque uomini thailandesi.
Alla Croce Rossa a Jabalia, un grosso campo profughi nel nord della Striscia, mentre la liberazione di Moses, Yehud e degli ostaggi thailandesi è avvenuta a Khan Yunis, la seconda città più grande del territorio, vicino alla casa, l’ex leader di Hamas ucciso a ottobre dall’esercito israeliano. Anche loro sono stati consegnati alla Croce Rossa, che a sua volta li ha consegnati all’esercito israeliano.. La loro liberazione è avvenuta in mezzo a un’enorme folla di persone palestinesi che si erano riunite per assistere alla scena, che spingevano contro gli uomini del Jihad Islamico e hanno ritardato il trasferimento degli ostaggi alla Croce Rossa. Nelle foto e nei video della scena si vede Arbel Yehud con un’aria evidentemente spaventata mentre viene scortata verso i mezzi della Croce Rossa. la modalità molto caotica del trasferimento. Ha detto che la liberazione dei prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere rilasciati dalle carceri israeliane in cambio degli ostaggifino a che non sarà possibile garantire che le prossime liberazioni di ostaggi avvengano in maniera sicura. Non è chiaro quanto ci possa volere per soddisfare le richieste di Israele. La liberazione dei tre ostaggi israeliani non era prevista dagli accordi del 19 gennaio. Sabato scorso però un disaccordo fra Hamas e Israele sulla lista di chi sarebbe stato liberato quel giorno aveva portato, perché Hamas aveva accettato di liberare Yehud e gli altri due ostaggi giovedì, in aggiunta a quelli che saranno liberati sabato prossimo come stabilito dagli accordi per il cessate il fuoco. Il disaccordo iniziale sulla lista degli ostaggi era dipeso dal fatto che il Jihad Islamico considerava Yehud una militare, nonostante non lo fosse: il gruppo voleva quindi ottenere in cambio la scarcerazione di un numero più alto di palestinesi prigionieri. Alla fine, in cambio dei tre ostaggi, il governo israeliano si è impegnato a liberare 110 detenuti palestinesi: 30 per ciascuno dei due civili, e 50 per Berger. Agam Berger viene scortata da miliziani delle brigate Al Qassam, il braccio armato di Hamas, durante la sua liberazione (AP Photo/Mohammed Hajjar)il governo della Thailandia e i gruppi palestinesi. Negli attacchi del 7 ottobre del 2023 furono rapiti anche 31 lavoratori agricoli thailandesi e uno filippino, che lavoravano nei campi del sud di Israele. Molti erano stati liberati durante il cessate il fuoco del novembre del 2023, ma 8 sono rimasti nella Striscia fino ad adesso. Quelli liberati giovedì si chiamano Thenna Pongsak, Sathian Suwannakham, Sriaoun Watchara, Seathao Bannawat e Rumnao Surasak. Ora ne rimangono nella Striscia tre, di cui è accertato che due siano morti.soldate dell’esercito. Moses è il primo uomo liberato. Altri 105 ostaggi erano stati rilasciati in base a un precedente accordo per un cessate il fuoco, nel novembre del 2023
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