Lite per il parcheggio dell’auto, 69enne uccide a fucilate il vicino e poi fugge nei boschi
Una discussione per il parcheggio delle auto. Questa l’ipotesi di movente degli investigatori per l’omicidio di un 66enne a, muratore, 69 anni, che ieri ha ucciso il vicino di casa ed è poi fuggito., 66 anni, originario della Sardegna e agricoltore nel pinerolese, è stato colpito a morte mentre passeggiava con la compagna. Ucciso con un colpo di fucile da caccia che gli è stato sparato a bruciapelo.
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Uccide il vicino di casa con due fucilate in faccia e poi scappa nei boschi - La StampaPINEROLO (TORINO). Due o tre colpi di fucile al volto sparati da breve distanza, che non hanno lasciato scampo alla vittima. Poi la fuga nei boschi di faggi e castagni nella zona del Colle del Crò, a mille metri di quota fra la Val Chisone e la piccola Val Lemina, che scende verso Pinerolo. Decine di carabinieri hanno setacciato i boschi alla ricerca dell' assassino armato, ma verso del 21,30 hanno dovuto interrompere la caccia all' uomo, che riprenderà questa mattina all' alba. Stefano Barotto, un artigiano edile di 62 anni residente a Pinasca, in borgata del Forte, ieri pomeriggio ha ucciso a sangue freddo Assuntino Mirai, 66 anni, ex muratore in pensione di origine sarda, suo vicino di casa. Tra i due pare ci fossero vecchi rancori mai sopiti, ma solo la moglie della vittima, presente alla sparatoria, potrà spiegare se a scatenare la rabbia di Barotto ci sia stato qualche motivo specifico. La donna, sotto choc, è stata prima soccorsa e poi accompagnata alla caserma dei carabinieri di Pinerolo, dove è stata interrogata sino a notte fonda. Chi li conosce, racconta di avere spesso sentito i due uomini discutere; i militari stanno sentendo i testimoni per riuscire a risalire ai motivi per cui i frequenti dissapori tra i vicini di casa possano essere degenerati in un agguato in mezzo alla strada. Il fatto di sangue è avvenuto poco prima delle 18 nei boschi di borgata Crò, dove Mirai si trovava in compagnia della moglie. Dalla ricostruzione dei militari, sembra che Barotto sia arrivato verso le 17,30 a bordo della sua vecchia Citroen, abbia parcheggiato in prossimità della locanda del Crò, un ristorante piuttosto conosciuto, e si sia poi avviato a piedi, portandosi dietro il fucile da caccia, in direzione della borgata Mercateria di Pinasca, poco più a valle, dove abitava la vittima. A metà strada c' è stato l' incontro fatale con il rivale e la successiva sparatoria. A dare l' allarme è stata la moglie di Mirai e in breve sono arrivati al Colle del Crò i carabinieri e
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