In tutto il Paese 2 milioni di positivi. Restrizioni in Scozia, Ulster e Galles
Migliaia di voli cancellati e una capitale svuotata dal virus. È il Covid bellezza. Chi vive a Londra sa che il giorno di Natale e quello successivo è tradizione che la città si fermi comunque, qualunque residente vi dirà che la calma quasi surreale che si respira il 25 dicembre, quando è possibile spostarsi solamente in taxi, è la norma.
Le immagini dei giorni scorsi fotografavano una città ancora affollata soprattutto nelle abituali aree dello shopping natalizio come Covent Garden, Oxford Street e Regent Street. Pur lontana dalle folle oceani che hanno sempre caratterizzato la sfrenata corsa all'acquisto degli scorsi anni, la città non ha mai perso la sua vivacità, almeno nelle ore centrali del giorno.
Il lungo weekend si è rivelato un vero incubo per chi aveva deciso di partire e si è invece ritrovato bloccato nei due principali aeroporti di Heathrow e Gatwick. Sempre che abbia avuto la fortuna di arrivarci, dato che nello stesso periodo Cross Country, responsabile dei treni che collegano la Scozia e il Nord dell'Inghilterra passando per le Midlands fino al Galles del Sud, ha indetto uno sciopero del personale cancellando così decine di corse.
Tornando a Londra, la situazione è critica anche per la metropolitana dove il personale continua progressivamente ad ammalarsi. A causa della mancanza di guidatori, l'intera linea Waterloo&City rimarrà chiusa almeno fino al 31 dicembre. E sono migliaia i dipendenti a letto o in isolamento anche negli ospedali, così come nei grandi magazzini o nei supermercati che ieri, eccezionalmente, hanno rinunciato ad aprire.