Ora si lavora per ricomporre i pezzi ma il rischio è che l’onda travolga Draghi
La dinamica e gli effetti ricordano in maniera impressionante quelli di uno tsunami: prima l'eruzione , che in questo caso possiamo datare con certezza al tardo pomeriggio di sabato 29 gennaio; poi, a
intervalli irregolari e talvolta imprevedibili, le onde di marea che - a giorni di distanza dall'evento - continuano a travolgere uomini, partiti e coalizioni che incontrano sul loro luttuoso percorso.
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