La cremonese è stata la prima donna a vincere nel paesaggio lunare della montagna del Petrarca: 'Devi scalarla con rispetto'
"Avevo visto questa montagna solo in televisione. Mi ricordo Froome correre a piedi con la bici rotta, in mezzo alla gente. Qualcosa di fantastico, unico. Alla partenza ero emozionata, provavo timore e rispetto per quella montagna tanto iconica. Uno sforzo fisico ma soprattutto mentale. Vedi la cima ma non la raggiungi mai, poi il vento e il sole che non danno tregua"."Beh, un po’ lo ricorda. Dal niente si sbuca in un’area aperta, esposta al sole, spoglia.
Ora la aspetta la doppia avventura nelle grandi corse a tappe: si parte con il Giro d’Italia. Obiettivi? "Prima voglio affrontare al meglio la crono e la prova in linea dei campionati italiani del 22 e 26 giugno. Poi mi sposterò in Sardegna per rifinire la preparazione in vista della partenza del Giro. Non voglio focalizzarmi su un obiettivo specifico per non vivere la delusione se questo non arriva. Voglio solo arrivare in buona condizione per giocarmi le mie carte"."La Longo Borghini è sempre nei pensieri di tutte. È sempre capace di inventarsi qualcosa".