Urso (Copasir): 'Mosca ha già tentato di rubare dati sensibili di parlamentari Ue'
Una relazione al Parlamento agostana, irrituale ma obbligata, dato lo scioglimento anticipato delle Camere. Ecco dunque che il Copasir fa il punto delle proprie attività tra il 10 febbraio scorso e il 19 agosto, snocciolando non solo un elenco di riunioni o audizioni, ma puntando il dito sulle principali criticità che attendono il nostro Paese, e lo stesso voto di settembre.
A proposito della Cina, la relazione dell'organismo presieduto da Adolfo Urso dedica un capitolo alle recentissime tensioni tra Pechino e Taipei, ricordando l'importanza strategica di Taiwan, leader mondiale dei semiconduttori e ponte energetico per Giappone e Corea del Sud.
Ma la relazione si occupa, soprattutto, delle attenzioni rivolte all'Occidente e all'Italia da Mosca con la sua guerra ibrida, «pianificata ed alimentata dalla disinformazione, dalla produzione sistematica di false notizie e da attacchi cibernetici», richiamando alla «necessità di innalzare il livello di allerta da parte di tutte le autorità, nell'ambito delle proprie competenze e funzioni, su possibili ingerenze ed interferenze esterne per scongiurare...
Il Copasir ricorda come «nel contrasto alla disinformazione emerge un chiaro ritardo del nostro Paese rispetto ad impegni, strumenti, strategie e misure che da diverso tempo sono già operativi tanto nel contesto internazionale quanto in quello dell'Ue». Insomma, conclude l'organismo, «non è più rinviabile», vista la situazione, «un maggiore impegno del nostro Paese in questo campo».