Sulla vicenda del diadema delle nozze si sono consumati fiumi di inchiostro. Nel memoir il principe si toglie qualche diamante, pardon, sassolino dalla scarpa parlando senza mezzi termini di un noto personaggio di corte molto vicino alla regina Elisabetta
Il monarca ha visitato la comunità dell'Aberdeenshire con un tartan chiamato Hunting Stewart e un fiore di cardo all'occhiello: è l'abbigliamento diplomatico di re Carlo per rendere omaggio alla ScoziaAngela Kelly a un certo punto risponde dicendo che era necessario rispettare un protocollo severo che coinvolgeva un attendente e la scorta della polizia. Harry confessa che gli sembrava tutto un po’ esagerato ma che avrebbe assecondato le regole.
La «piantagrane» spuntò dal nulla a Kensington Palace, dopo essersi data alla macchia. Porse al principe una liberatoria, lui la firmò e finalmente la tiara arrivò tra le mani dei promessi sposi. Harry però non rinunciò a sottolineare che avere prima il diadema avrebbe agevolato di molto l’organizzazione. «Mi guardò con occhi di fuoco.
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