Militari di Mosca acquartierati nella foresteria dell’esercito italiano, i timori di un’“occupazione” russa in Italia
La convinzione che la Russia, nell’emergenza per il Coronavirus, non ci stia aiutando soltanto per la grande bontà del suo popolo e per la tradizionale amicizia che lega i due paesi, comincia ormai a circolare in settori ampi, militari e politici, dell’amministrazione italiana e del governo.
Il generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi, il Comando Operativo di Vertice Interforze, e della Brigata Folgore, lo spiega con parole assai equilibrate: «Gli aiuti non si rifiutano, e è vero il detto che a caval donato non si guarda in bocca. Però bisogna stare anche molto attenti, il Mediterraneo, sia orientale sia centrale, è un terreno di lotta per l’egemonia, dalla Siria alla Libia.
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