Alessia Morani, ospite del talk-show di Rete 4, si schiera a favore del Green Deal, definendolo una responsabilità che le democrazie mature devono assumere nei confronti del pianeta. Il suo intervento, in contrasto con le posizioni del nuovo presidente Usa, sollecita un'espressione di disappunto da parte di Cruciani.
Nel talk-show di Rete 4, la puntata di venerdì 24 gennaio è dominata, come sempre e come in molte altre occasioni di questi giorni, dal dibattito sul clima. In particolare, si parla del netto rifiuto del Green Deal da parte del nuovo presidente Usa, del disprezzo verso l'ideologia verde e del distacco dagli accordi di Parigi. La Morani inizia la sua argomentazione: 'Lo ha definito un inganno - afferma citando le parole di Trump sul Green Deal -.
Io, però, credo che non si tratti di un inganno, ma di una responsabilità che le democrazie più mature devono assumersi nei confronti del pianeta. La salvaguardia del pianeta è un compito che riguarda tutti, anche perché ne risentiamo sulla nostra pelle: abbiamo assistito alle tragedie delle alluvioni, dall'Emilia Romagna al Veneto, dalle Marche alla Sicilia. Quindi, c'è un problema di inquinamento', afferma con fermezza. 'E a me - riprende la piddina - non va che la più grande democrazia del mondo si comporti come la Cina o l'India, perché, per quanto mi riguarda, gli Stati Uniti sono sempre un esempio per chi crede nelle democrazie. Quindi, soprattutto da un punto di vista economico: che ci piaccia o no l'ideologia green, è un componente importante dell'economia', conclude Alessia Morani, in un certo senso tramandandosi, poiché parla di 'ideologia'. Le smorfie di un esasperato Cruciani: non proferisce neanche una parola, si limita a sbuffare, sospirare, a contorcersi di fronte al discorso della Morani. Un piccolo e sublime momento di televisione
GREEN DEAL TRUMP MORANI CRUCIANI CLIMA
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