Elon Musk ha riacceso il dibattito nel Regno Unito sull'accusa di copertura di crimini sessuali commessi su minori da bande di uomini. Musk ha accusato il premier Keir Starmer di essere 'profondamente complice degli stupri di massa in cambio di voti'. Starmer, all'epoca dei crimini procuratore, è stato accusato di aver frenato le indagini contro gli autori delle violenze. Le accuse di Musk sono basate su un'indagine del 2014 che ha rivelato centinaia di casi di violenza sessuale su minori in città del nord dell'Inghilterra tra gli anni Ottanta e il 2010, ma Starmer non è mai stato accusato di alcuna responsabilità e l'allora procuratore capo ha lodato il suo impegno nel portare i colpevoli a rispondere delle loro azioni.
Elon Musk ha riacceso il dibattito nel Regno Unito su uno scandalo sulla presunta copertura di crimini sessuali commessi su minori da bande di uomini, crimini che non sarebbero stati perseguiti in tempo e con la dovuta forza o addirittura coperti intenzionalmente. O almeno questa è l'accusa che ha cominciato a circolare nel Paese grazie alla potenza mediatica del patron di Tesla, che su X ha oltre 200 milioni di follower.
Poi nel 2014, i risultati di un'indagine ufficiale durata anni su tali abusi nella città di Rotherham hanno aperto un dibattito nazionale. L'inchiesta, guidata dal professor Alexis Jay, ha accertato che tra il 1997 e il 2013 almeno 1.400 bambine e ragazzine fino ai 16 anni, in prevalenza bianche e alcune anche di soli 11 anni, sono state adescate a scopo di sfruttamento sessuale.
"Keir se n'è andato nel 2013, mentre la Procura era passata dall'essere pessima nel trattare i casi di abusi sessuali ad avere il più alto tasso di condanne della nostra storia", ha ancora detto, secondo quanto riportato dal Guardian e dal Financial Times.
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