Stefano Sinibaldi, proprietario del bistrot 'Mezzo Km', commenta l'impatto del nuovo codice della strada sull'industria vinicola e sulla ristorazione. Rileva una diminuzione delle vendite di vino e cocktail a causa della paura di sanzioni e perdita di punti patente.
Stefano Sinibaldi, titolare del bistrot «Mezzo Km» a Venturina Terme, in provincia di Livorno, al nuovo codice della strada risponde con una iniziativa «che tutela i clienti e genera indotto nel territorio». «S’era detto che il nuovo codice della strada si sarebbe portato dietro non poche preoccupazioni tra chi produce vino e chi fa ristorazione.
Ora, a un paio di settimane dall’entrata in vigore dell’inasprimento dei controlli, con relative sanzioni, qui in Toscana tra noi addetti ai lavori si parla di ridurrà gli incidenti stradali, e meno male!, ma rende meno gustose le cene al ristorante. Lo stiamo appurando in questi giorni: pur amando la buona tavola, i nostri clienti si trovano costretti a rinunciare anche solo a mezzo bicchiere di vino in più per paura di contravvenzioni salatissime, con tanto di detrazione di punti e sospensione della patente».«Sì, certo. Io al bistrot — 40 coperti soltanto — ogni giorno vendo una decina di bottiglie in meno. Per darle un’idea, siamo intorno a 250 euro in meno, sempre al giorno, solo di vino. Poi c’è tutto il reparto gin in cui siamo specializzati: abbiamo 60 etichette e facciamo anche abbinamenti con il cibo. Ecco, nelle ultime due settimane mi hanno chiesto pochissimi gin tonic, tutti preparati con gin zero gradi. Lo stesso per i cuba libre: anche questi con rhum zero gradi. Come si dice dalle mie parti, per noi l’è una mazzata».«Senz’altro. Credo però che si debba agire nel rispetto di ognuno. Io sto notando che molte persone hanno iniziato a limitarsi non tanto per una questione di salute — l’alcol, si sa, va sempre assunto con moderazione — quanto piuttosto per le sanzioni. Non dobbiamo dimenticare che il vino fa parte della nostra cultura, parla del territorio, della nostra storia. Senza contare la convivialità: irrinunciabile per noi italiani. Io non sono disposto a giocarmi tutto questo, né a privare di tutto questo».«Un servizio gratuito che unisca la responsabilità civile e sociale all’attenzione al cliente», «Un servizio gratuito che unisca la responsabilità civile e sociale all’attenzione al cliente»
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