Edoardo Borghini, 63 anni, accusato di omicidio per la morte del figlio Nicolò, potrebbe uscire dal carcere con i domiciliari. Il GIP di Verbania ha convalidato l'arresto e stabilito che il carcere non era necessario in questo caso. La procura sta indagando sull'esatta dinamica dell'omicidio e sul perché del litigio tra padre e figlio.
Edoardo Borghini, 63 anni, potrà uscire dal carcere dopo la tragica lite nella loro casa di Ornavasso (Verbano-Cusio-Ossola) che si è conclusa con la morte del figlio Nicolò. Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Verbania, Rosa Maria Fornelli, ha convalidato l'arresto di Borghini concedendogli i domiciliari. Non tornerà nella villetta di Ornavasso , ancora sotto sequestro, ma sarà ospite di un familiare.
L'uomo potrà né uscire di casa né comunicare, anche tramite mezzi telematici, con altri. Nel comunicato dell'ordinanza, il giudice ha stabilito che il carcere non era necessario in questo caso, in quanto il rischio di reiterazione del reato non era presente e non c'era pericolo di inquinamento probatorio. Il difensore di Borghini, Gabriele Pipicelli, ha sottolineato che il suo assistito ha sparato per difendersi, ma la situazione era confusa e il figlio era in movimento. Edoardo Borghini è accusato di omicidio aggravato perché commesso ai danni di un discendente. Già dopo la sua arrestazione ha giustificato il gesto come un atto di difesa personale. Ha raccontato che Nicolò aveva aggredito lui e la moglie. La donna, ferita, si era rifugiata in una stanza e il figlio l'aveva inseguita. In quel momento, secondo la sua versione, Borghini ha preso un fucile da caccia calibro 12, regolarmente detenuto, e ha sparato. Non è chiaro quale fosse il motivo del litigio, ma sembra che il ragazzo si fosse lamentato per un cancello di casa trovato chiuso. Il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè, ha dichiarato che la procura sta lavorando per ricostruire l'esatta dinamica dei momenti precedenti all'omicidio, al fine di giungere a una corretta qualificazione giuridica dell'accaduto. La versione di Borghini è al vaglio e sarà fondamentale l'esito della perizia balistica e dell'autopsia per comprendere meglio la dinamica dell'omicidio e valutare le possibili ragioni di difesa del padre.
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