L'ex stella del Manchester United e il colombiano, recentemente separato dai Millonarios, si trovano a un bivio nel loro cammino calcistico. Pogba è pronto per il ritorno in campo, con diverse offerte in mano, mentre Falcao si interroga sul da farsi dopo la parentesi colombiana.
Fino a qualche anno fa, il solo nome di Paul Pogba o Radamel Falcao evocava immagini di calcio di vertice: Champions League e Mondiali, grandi club e Nazionale, stipendi multimilionari. Recenti protagonisti della scena calcistica di alto livello, entrambi ora si trovano in situazioni diverse ma unite da un unico grande obiettivo: risolvere le incertezze sul proprio futuro. Quello di Pogba è una delle operazioni di ritorno al calcio giocato più intriganti e misteriose degli ultimi anni.
La squalifica per doping (ridotta da 4 anni a 18 mesi) gli permetterà di tornare in campo il prossimo marzo. E le offerte non mancano, come confermato dallo stesso Pogba in un'intervista rilasciata su Twitch allo streamer AmineMaTue, durante la quale non ha fatto segreto di essere vicino a un accordo con quello che sarà il suo nuovo club: 'Ci sono discussioni in atto, cose molto interessanti – ha ammesso, stando ben attento a non sbilanciarsi –. Non posso dire di più ma sta succedendo...'. Di certo non sarà una scelta di secondo piano: “Voglio ancora giocare per un grande club, uno di un top 5 campionato europeo”. Tra le ipotesi scartate dall'ex Juve e Manchester United, vi è sicuramente quella relativa alla Russia: “Sono arrivate diverse proposte, alcune interessanti, altre meno. Ci sono state offerte anche dal campionato russo, è vero, ma non è il mio obiettivo”. Il sogno piuttosto è di tornare a disputare la massima competizione continentale: “Un club che gioca la Champions League? Perché no. Punto sempre al meglio, poi però non dipende solo da me, ci sono tanti altri fattori che entrano in gioco”. Radamel Falcao invece è arrivato a un punto ancor più delicato della propria carriera. Dopo tante stagioni passate a gonfiare la rete con le maglie di Porto, Atletico Madrid, Monaco, Manchester United, Chelsea, Galatasaray e Rayo Vallecano, in estate “El Tigre” ha deciso di tornare in Colombia, indossando negli ultimi sei mesi la maglia dei Millonarios di Bogotà. Nelle scorse ore però il club e l’attaccante classe 1986 hanno ufficializzato la loro separazione. Il motivo? Questioni fiscali che non permetterebbero a Falcao di continuare a giocare in patria senza sborsare cifre esorbitanti relative alle tasse da versare. Nessun dramma, anzi. Il giocatore ha voluto ringraziare e salutare i Los Embajadores con un lungo e toccante post pubblicato su Instagram. “Avere avuto l'opportunità di tornare in Colombia con la mia famiglia, far vivere i miei figli nel Paese dove tutto è iniziato e realizzare il mio sogno di giocare per i Millonarios, sono alcune delle cose più belle che mi siano mai capitate nella vita. Non è facile dirlo e tanto meno accettarlo, ma per ragioni indipendenti dalla mia volontà e da quella del club dobbiamo dirci addio (…) Grazie a tutti i tifosi che mi hanno fatto sentire tanto amore in ogni stadio, nonostante indossassero maglie diverse. Questi sei mesi rimarranno tatuati nella mia anima. Non è un addio ma un arrivederci. Sarò sempre disposto a lavorare per i sogni di tutti i bambini del mio bellissimo Paese”. Ora Falcao deve riflettere e decidere: continuare a giocare o appendere le scarpe al chiodo
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