ll Doria di Boškov accarezzò un sogno impossibile, infranto soltanto nei tempi supplementari
Batte i polpastrelli sulla macchina da scrivere, ancora una volta, ma sa che quello è l’ultimo comunicato. In fondo lui coltiva un sogno lucido, per quanto apparentemente folle: da. Dalle pagelle scrupolosamente consegnate ai colleghi giornalisti, per informarli di come giudica il loro lavoro, al timone di un club che trasuda anima da ogni fessura. Il passo non è lungo, di più.
Tredici anni più tardi il volto di un club che sguazzava nelle retrovie del calcio italiano è levigato da corroboranti lifting. Meticoloso e ponderato, ogni anno il presidente acquista un potenziale campione ed evita di vendere i migliori. La crescita del Doria diventa irresistibile. In bacheca vengono premute coppe italia, supercoppe, una coppa delle coppe e, incredibile a dirsi,Paolo contempla la sua creatura.
Ultima edizione della coppa dei Campioni. Tra un anno la giungla onnivora degli sponsor e dei primi diritti tv traccerà traiettorie che collidono con il romanticismo. Laper strizzare l’occhio alle urgenze del mercato. Ma intanto si gioca. I blucerchiati sono arrivati in finale senza eccessive paturnie. Hanno spazzato via il Rosenborg e, pur tossicchiando, hanno spedito fuori carreggiata la sempre temibile Honved di Budapest.
I quarti di finale sono un boccone inedito: l’Uefa stabilisce che si debbano giocare con due gironi all’italiana. La Samp piazza i gomiti davanti a Stella Rossa, Anderlecht e Panathinaikos. Dall’altra parte fa altrettanto un’avversaria che si appresta a tiranneggiare il calcio continentale:. Brutta storia, specie perché i blaugrana hanno già sconfitto i genovesi nel 1989, in finale di coppa delle coppe.
I presagi del tecnico trovano conferma in campo. La difesa blaugrana gioca ad altezza centrocampo, iniziando a tessere frotte di passaggi microscopici e sfinenti. La Samp agisce solo di rimessa, chiudendo ogni pertugio e, di fatto, rinunciando a giocare a viso aperto per non essere stritolata. Il copione si trascina - non privo di mezza manciata di sussulti -. Il catenaccio italico ha smussato la protervia catalana, rendendo la finalissima materiale contendibile.