Nell'identikit del futuro presidente della Repubblica occorrerà anche una vasta esperienza internazionale e una rete di relazioni. Nel 2006 l'allora presidente del Consiglio ebbe il privilegio di cementare le realzioni tra i due Paesi a Washington
A poche settimane dall'elezione del presidente della Repubblica, si moltiplicano gli identikit del futuro capo dello Stato. Pochi però si soffermano su un aspetto primario: l'esperienza in politica estera e il possesso di una vasta rete di contatti e riferimenti.
Gli Stati Uniti hanno sempre potuto contare su un alleato solido e leale, pronto ad assumersi la responsabilità di essere al vostro fianco per la difesa della libertà. Lo abbiamo dimostrato dovunque l'impegno concreto dell'Italia sia stato necessario. Ne siamo profondamente orgogliosi. Sono 40.000 i militari italiani destinati esclusivamente alle missioni di pace. In Afghanistan abbiamo ora il comando della missione ISAF della Nato.
Voi lo sapete bene perché il vostro Paese è il principale promotore di questo vento di libertà. Ma c'è un altro motivo non meno importante per cui si impone una strategia comune da parte di tutte le democrazie.
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