La vita della 86enne, morta tre giorni fa a Castellamare di Stabia, costellata dalle più diverse tragedie. Conquistò la fama per avere ucciso il sicario del ma…
La vita della 86enne, morta tre giorni fa a Castellamare di Stabia, costellata dalle più diverse tragedie. Conquistò la fama per avere ucciso il sicario del marito e avere minacciato Cutolo. Pagò con la perdita di un figlio e un lungo periodo in carcereFunerali privati, questa mattina, per Assunta «Pupetta» Maresca, lady camorra, morta tre giorni fa all'età di 86 anni a Castellammare di Stabia . Lo hanno deciso Prefetto e Questore di Napoli.
La sua scomparsa aveva riacceso l'interesse per una vita avvolta in un alone di fascino, tra crimine e tragedie. Ma la sua contiguità con la camorra - negli anni in cui conquistò la fama per avere ucciso il sicario del marito boss, e poi per avere minacciato Raffaele Cutolo, fondatore della «Nuova Camorra Organizzata» - ha indotto Prefettura e Questura ad evitare che la cerimonia funebre pubblica ne accreditasse l' immagine di star.
Attrice, cantante, vincitrice, da ragazza, del titolo di miss locale, rimase incinta e sposò Pascalone 'e Nola di cui rimase vedova pochi mesi dopo il matrimonio. Quando era in attesa del primo figlio commise l'omicidio per il quale venne condannata a 13 anni e 4 mesi di carcere. Aveva solo 20 anni. Anni dopo si legò sentimentalmente al boss Umberto Ammaturo dal quale ebbe due gemelli, Roberto e Antonella. Ma la sua vita fu funestata dalla morte del primo figlio, Pasqualino, che ''spari' '' a soli 17 anni, forse vittima di 'lupara bianca''. Si è conclusa quindi nel silenzio una vita che aveva prodotto tanto scandalo, ispirato molti film e provocato tante lacrime. Di lei ancora molto i registi vorranno raccontare.
Dopo il breve e riservato rito funebre al cimitero di Castellammare di Stabia, un gruppo di donne è tornato nella chiesa dedicata a Sant'Antonio di Padova, trovandola silenziosa e vuota. Una chiesa che"Pupetta" Maresca aveva brevemente frequentato dopo il secondo periodo di detenzione, accusata di associazione camorristica. Per lei sono state recitate il"Requiem aeternam" ed alcune preghiere.