Una donna è stata arrestata per l'accusa di rapire una neonata, Sofia, all'ospedale del Sacro Cuore di Cosenza. La donna si è spacciata per un'infermiera e ha attinto alla piccola dopo aver tentato di prendersi un altro neonato. La coppia di rapitori, i coniugi Rosina Vespa e Acqua Moses, è indagata per sequestro di persona.
Secondo quanto riferito da 'Il Quotidiano del Sud', la donna avrebbe atteso alcune ore prima di entrare in azione. Alle 15.30 del pomeriggio è stata avvistata su una panchina a poca distanza dall'ingresso della clinica del Sacro Cuore. Alle 18.30, descritta come 'bassa, vestita di nero, con delle treccine bianche e nere e una mascherina al volto', sarebbe quindi entrata nella struttura approfittando dell'orario delle visite.
Salita al secondo piano, fingendosi un'infermiera, ha fatto il suo ingresso in una delle due stanze dove c'era un neonato offrendosi di cambiare il pannolino al piccolo. Al rifiuto dei genitori la 43enne sarebbe quindi uscita per entrare nella stanza di Sofia. 'Ricordo questa donna che è venuta dicendo che doveva cambiare il pannolino alla bambina' ha raccontato la madre al 'Quotidiano del Sud'. La circostanza andrà accertata dagli inquirenti. 'Bisognerà chiarire perché sia stata prelevata proprio quella bambina' ha detto all'Adnkronos il pm della Procura di Cosenza, Antonio Bruno Tridico, titolare del fascicolo d'inchiesta. Il vicequestore Gabriele Presti, capo della Squadra Mobile di Cosenza, ha sottolineato che al momento non è emerso nessun collegamento tra gli autori del gesto e i genitori della bambina, quindi 'questo ci fa ritenere che stiamo parlando di una vittima del tutto casuale. In seguito accerteremo se ci siano stati degli eventuali primi approcci per cercare, in quella o in altra struttura, di adescare la vittima. Proveremo a far luce a tutto tondo anche su come sia stato possibile che all'interno di una struttura delicata come è un punto nascite possa essersi verificato il gesto di un rapimento e che, addirittura, qualcuno possa essere entrato spacciandosi come un’operatrice sanitaria. Seppur una prima parte di quanto accaduto è stata ricostruita, ne manca ancora un’altra altrettanto importante'. Intanto oggi pomeriggio la bimba è stata dimessa dal reparto di Neonatologia infantile dell'ospedale 'Annunziata' di Cosenza, dove era stata portata per dei controlli. I due rapitori, i coniugi Rosina Vespa e Acqua Moses, indagati per sequestro di persona, sono stati entrambi arrestati e portati in carcere, in attesa di convalida da parte del gip. I due hanno rispettivamente 43 e 51 anni. Lei è italiana e lui ha origini senegalesi, la loro fuga è durata poche ore. Sono stati bloccati dalla polizia. Nella loro casa erano in corso i festeggiamenti per l'arrivo del loro bimbo. La coppia cercava un maschietto. Sembra che lei avesse simulato una gravidanza e che la bambina rapita servisse proprio per quello: prendere il posto del bimbo mai nato. 'Quando siamo entrati in casa abbiamo visto prima un fiocco di colore azzurro e quando abbiamo bussato abbiamo visto degli ospiti che erano lì per i festeggiamenti di una nascita', ha raccontato alla stampa il commissario di Polizia, Claudio Sole. 'Appena entrati - ha spiegato Sole - abbiamo visto le persone incredule e anche il marito della donna. Ma su di lui questo aspetto è da valutare. Poi ho chiesto alla donna dove fosse la bambina e lei mi ha indicato una camera dove c'era una culla con la piccola che era vestita di azzurro. Era tutto addobbato per un maschietto. La donna poi è caduta in un mutismo. Quando abbiamo preso la bimba l'emozione ha preso il sopravvento sulla tensione che abbiamo avuto. Io per primo l'ho presa in braccio e non l'ho più lasciata. Ci sono indagini in corso anche per capire quanto il marito fosse a conoscenza che quella bimba non era suo figlia. Ci è stato riferito da una donna che la persona arrestata aveva probabilmente già provato a prendere un altro neonato, ma sono tutti elementi da valutare e da vagliare con attenzione'
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