Una petizione chiede di salvare Rillette, un cinghiale domestico in Francia, da un'eventuale eutanasia. Le autorità francesi ritengono che sia un rischio per la salute pubblica, ma la sua proprietaria sostiene che sia felice e che non rappresenti un pericolo.
Rillette , un cinghiale domestico di due anni, si trova in una situazione delicata. Nonostante non sembri aver subito alcun maltrattamento, la sua vita è in pericolo perché le autorità francesi considerano che, essendo un animale selvatico, non possa essere allevato e rappresenta un potenziale rischio per la salute pubblica. La sua storia ha toccato le persone, e quasi 200.000 persone stanno chiedendo che venga risparmiata e trasferita in un luogo più adatto alla sua specie.
La petizione online, lanciata dall'associazione delle piccole aziende agricole, sta raccogliendo un gran numero di adesioni. La proprietaria, Elodie Cappe, afferma con convinzione che la sua fattoria a Chaource, estesa su 20 ettari e situata a oltre 3 km da qualsiasi abitazione, offre ampio spazio per Rillette. Il cinghiale, con il suo carattere affettuoso e giocoso, non sembra essere stato vittima di abusi. La decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni, ma c'è un primo segnale positivo: il tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne ha sospeso la decisione, concedendo al prefetto un mese di tempo per riesaminare il caso. Elodie Cappe ha spiegato all'agenzia Reuters che il legame con Rillette è forte: «Forse la vede come una madre, come la sua migliore amica, oppure come una protettrice», ha detto. «Di certo tra di noi c'è un legame d'amore». La donna ha raccontato che i tentativi di lasciarla libera sono stati vani, e che il richiamo della foresta non l'ha attratta. Anzi, ogni volta che hanno cercato di rimetterla nel bosco, Rillette è sempre tornata di corsa dai suoi padroni. «Probabilmente - ha aggiunto Elodie - se la lasciassimo in mezzo ad una strada e ce ne andassimo si attaccherebbe al primo umano che dovesse incontrare». Che la decisione di addomesticare un animale selvatico sia stata giusta o sbagliata, il fatto rimane che oggi Rillette è parte della famiglia di Elodie e, per questo, gli attivisti sostengono che non debba essere separata da loro. I giudici dovranno considerare gli aspetti legati alla salute e alla sicurezza, sia per Rillette che per gli altri animali della fattoria o per le persone. Tuttavia, Cappe e i suoi sostenitori ritengono che si debba tenere conto delle condizioni ambientali, del fatto che il cinghiale viva in una fattoria isolata e che non ci siano rischi. «Perché allontanarla se qui è felice e non crea alcun problema?»
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