L'associazione di 80 nidi convenzionati con il Comune di Roma lancia l'allarme per il rischio chiusura a partire dal prossimo giugno. I costi, saliti in maniera consistente negli ultimi anni, superano la quota riconosciuta da Roma Capitale, rimasta invariata da oltre dieci anni. L'associazione chiede un aumento della quota per coprire i costi delle utenze, degli adeguamenti anti incendio e della formazione, altrimenti diverse strutture saranno costrette a chiudere.
Il rischio chiusura potrebbe materializzarsi, in molte strutture, già il prossimo giugno. E il motivo sono i costi, diventati insostenibili a fronte di una quota riconosciuta da Roma Capitale, “che è rimasta invariata da più di dieci anni”. Il grido di allarme arriva dall’associazioneche raggruppa 80 nidi convenzionati con il Comune, su un totale di 179. Facendo una media, i bimbi ospitati nelle strutture della rete dell'associazione sono almeno 300.
Secondo Onda Gialla, un bambino costa mediamente a un nido convenzionato una cifra che supera la quota che la struttura riceve dal Comune per lo stesso bambino. In sintesi si va in perdita, e in una maniera che non appare più sostenibile: “Abbiamo calcolato che, per far fronte a tutte le spese, avremmo bisogno di una quota di circa 1200 euro – spiega De Luca -.
Le parole della referente di Onda Gialla trovano conferma nel fatto che, ad agosto l’assessora a Scuola, formazione e lavoro del Comune di Roma, Claudia Pratelli, ha annunciato l’apertura, proprio per far fronte a una domanda di nidi sempre più consistente.
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