Dopo la fuga di un famoso capo sono iniziate grosse rivolte nel paese, dove il nuovo presidente Noboa sta cercando di limitare il potere dei narcotrafficanti. Lunedì e martedì in Ecuador ci sono state diverse rivolte nelle carceri e grandi violenze in molte città, culminate nell’, trasmesso in diretta. Lunedì il presidente Daniel Noboa ha dichiarato lo stato d’emergenza, che prevede il coprifuoco nelle ore serali e una sospensione del diritto di assemblea per 60 giorni, e martedì ha integrato questa decisione dichiarando, che prevede la mobilitazione dell’esercito in tutto il paese. Negozi, scuole e uffici pubblici sono stati chiusi e le principali città hanno vissuto ore di grande confusione e traffico, mentre tutta la popolazione cercava di rientrare a casa. Al centro delle violenze ci sono le potenti e numerose bande criminali del paese, che negli ultimi anni sono cresciute notevolmente
Dopo la fuga di un famoso capo sono iniziate grosse rivolte nel paese, dove il nuovo presidente Noboa sta cercando di limitare il potere dei narcotrafficanti. Lunedì e martedì in Ecuador ci sono state diverse rivolte nelle carceri e grandi violenze in molte città, culminate nell’, trasmesso in diretta.
Lunedì il presidente Daniel Noboa ha dichiarato lo stato d’emergenza, che prevede il coprifuoco nelle ore serali e una sospensione del diritto di assemblea per 60 giorni, e martedì ha integrato questa decisione dichiarando, che prevede la mobilitazione dell’esercito in tutto il paese. Negozi, scuole e uffici pubblici sono stati chiusi e le principali città hanno vissuto ore di grande confusione e traffico, mentre tutta la popolazione cercava di rientrare a casa. Al centro delle violenze ci sono le potenti e numerose bande criminali del paese, che negli ultimi anni sono cresciute notevolment
Rivolte Violenze Ecuador Presidente Narcotrafficanti
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