«Nessuno lo pagherà più», annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook postando un’immagine con una croce sull’impegnativa
Da martedì addio al superticket, la quota fissa che i pazienti pagano su ogni ricetta per prestazioni diagnostiche e specialistiche. «Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione. Per questo a dicembre abbiamo approvato la norma che entra in vigore dal 1° settembre.
Si realizza così uno degli impegni presi più a cuore dal ministro Speranza che insieme al suo partito, sul punto, ha condotto una vera e propria battaglia alla fine dello scorso anno. Il superticket rappresenta un’entrata per le casse statali pari a circa 414 milioni di euro nel 2016, secondo gli ultimi dati della Corte dei conti, ma la situazione è estremamente eterogenea e varia da luogo a luogo.
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
Coronavirus, il rientro a scuola: ecco le regole dell’Istituto Superiore di SanitàVia libera al protocollo dell'Istituto Superiore di Sanità sulla gestione di eventuali contagi nelle scuole: è stato approvato oggi, 28 agosto, dalla Conferenza Unificata, trovando l'unanimità di Comuni, Regioni e Province. «Questo documento - dice il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro - è il frutto di un impegno condiviso tra molte istituzioni nazionali e Regioni e Province Autonome. La necessità di riprendere le attività scolastiche è indicata da tutte le agenzie internazionali, tra le quali l'Oms, come una priorità ed è tale anche per il nostro Paese». Poi prosegue: «Pertanto, in una prospettiva di possibile circolazione del virus a settembre e nei prossimi mesi, è stato necessario sviluppare una strategia nazionale di risposta a eventuali casi sospetti e confermati in ambito scolastico o che abbiano ripercussioni su di esso, per affrontare le riaperture con la massima sicurezza possibile». Al piano manca però ancora un tassello: quello dei trasporti e della quantità di persone che potranno salire sui mezzi. Su questo punto ci sarà un confronto delle parti interessate nel corso del weekend e lunedì sarà all'ordine del giorno di una nuova seduta straordinaria della Conferenza Unificata. Altri nodi invece sono stati sciolti. Cosa fare se uno studente, insegnante o bidello è positivo? Sarà il dipartimento distrettuale della Salute a valutare se prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti. La chiusura (anche solo parziale) di una scuola dovrà essere valutata in base al numero di casi confermati e di eventuali 'cluster', e in base al livello di circolazione del virus. Ma non basterà un solo caso di positività per fare chiudere la scuola. Come comportarsi se un alunno manifesta i sintomi a scuola? Deve essere isolato in un'area dedicata dell'istituto, e assistito da un adulto con la mascherina chirurgica. Devono poi essere avvisati tempestivamente i genitori, che a loro volta devono chiamare il pe
Leggi di più »
Speranza,superticket abolito e nessuno lo pagherà più
Leggi di più »
Il paradosso dell'università post CovidPiù che raddoppiati i fondi per il diritto allo studio, ma spaventa il crollo dei borsisti
Leggi di più »
Coronavirus, l'età media dei positivi scende a 29 anni - VanityFair.itPer la quarta settimana aumentano i casi Italia, per lo più asintomatici, associati ad attività ricreative con assembramenti. Solo il 20% viene dall’estero
Leggi di più »
Giappone, secondo i media: Abe verso le dimissioni da premier per motivi di saluteLo ha anticipato la tv pubblica NHK. E' da settimane che si fanno via via più insistenti le voci sulle sue condizioni di salute
Leggi di più »
Coronavirus, il rientro a scuola: ecco le regole dell’Istituto Superiore di SanitàVia libera al protocollo dell'Istituto Superiore di Sanità sulla gestione di eventuali contagi nelle scuole: è stato approvato oggi, 28 agosto, dalla Conferenza Unificata, trovando l'unanimità di Comuni, Regioni e Province. «Questo documento - dice il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro - è il frutto di un impegno condiviso tra molte istituzioni nazionali e Regioni e Province Autonome. La necessità di riprendere le attività scolastiche è indicata da tutte le agenzie internazionali, tra le quali l'Oms, come una priorità ed è tale anche per il nostro Paese». Poi prosegue: «Pertanto, in una prospettiva di possibile circolazione del virus a settembre e nei prossimi mesi, è stato necessario sviluppare una strategia nazionale di risposta a eventuali casi sospetti e confermati in ambito scolastico o che abbiano ripercussioni su di esso, per affrontare le riaperture con la massima sicurezza possibile». Al piano manca però ancora un tassello: quello dei trasporti e della quantità di persone che potranno salire sui mezzi. Su questo punto ci sarà un confronto delle parti interessate nel corso del weekend e lunedì sarà all'ordine del giorno di una nuova seduta straordinaria della Conferenza Unificata. Altri nodi invece sono stati sciolti. Cosa fare se uno studente, insegnante o bidello è positivo? Sarà il dipartimento distrettuale della Salute a valutare se prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti. La chiusura (anche solo parziale) di una scuola dovrà essere valutata in base al numero di casi confermati e di eventuali 'cluster', e in base al livello di circolazione del virus. Ma non basterà un solo caso di positività per fare chiudere la scuola. Come comportarsi se un alunno manifesta i sintomi a scuola? Deve essere isolato in un'area dedicata dell'istituto, e assistito da un adulto con la mascherina chirurgica. Devono poi essere avvisati tempestivamente i genitori, che a loro volta devono chiamare il pe
Leggi di più »