Prof «fragili», lezioni al cinema e bus strapieni: il rientro in classe a ostacoli degli studenti
In qualche modo alla fine gli spazi si troveranno e dove non saranno sufficienti si faranno i turni e si accorceranno le lezioni. Ma non sono questi gli unici problemi che preoccupano i presidi che stanno leggendo il piano scuola per il prossimo anno scolastico.I segnali non sono incoraggianti: delle 4.500 cattedre liberate da chi è andato in pensione con quota 100 ne sono state assegnate poco più di 3 mila. Nelle graduatorie non ci sono abbastanza prof.
«Per non dire degli insegnanti di sostegno. Purtroppo mancano ogni anno, si sa, ma a settembre quando dovremo rispettare le regole di sicurezza, chi si occuperà degli studenti disabili che hanno bisogno di più attenzione?», si chiede Rocco Fazio, dirigente del Istituto Canudo di Gioia del Colle in Puglia. In regioni come l’Emilia-Romagna i presidi sono preoccupati non tanto dagli spazi a scuola, quanto da quelli sui bus: «Qui a Carpi alle superiori ci sono molti studenti che vengono da fuori — spiega Luigi Vaccari, preside del Itc Meucci — la mattina ci sono circa 5 mila ragazzi che arrivano insieme nel nostro Polo scolastico: moltissimi in pullman.
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