SeaWatch, archiviate le accuse per Carola Rackete: 'Un dovere salvataggio in mare'.
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ha agito nell'adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mareRackete era già stata definitivamente prosciolta dall'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra che scaturiva dal presunto speronamento della motovedetta della Guardia di finanza il 29 giugno del 2019.
LA SENTENZA -"All'esito delle indagini non sono emersi elementi suscettibili di sorreggere l'ipotesi accusatoria nei confronti" di Carola Rackete, scrive nel provvedimento di archiviazione la gip del Tribunale di Agrigento. La gip ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura, a firma del Procuratore aggiunto Salvatore Vella e della pm Cecilia Baravelli.
La nave Sea Watch, nel giugno del 2019,"non poteva essere considerato temporaneamente un luogo sicuro" perché a bordo"c'erano persone particolarmente vulnerabili, tra cui donne in stato di gravidanza, sei minori di cui due neonati, migranti con ustioni da carburante e soggetti con sospetta tubercolosi", scrive ancora la gip di Agrigento aggiungendo che il porto di Tripoli, in Libia,"non si può considerate un pos" cioè un porto sicuro.