Il presidente “zio d’America” che ha lanciato il Picerno tra i professionisti e il capitano fantasista Esposito diventato ormai da oltre 10 anni la bandiera della formazione rossoblù.
diventato ormai da oltre 10 anni la bandiera della formazione rossoblù. Sono gli emblemi della favola calcistica del piccolo centro lucano di appena 6.000 abitanti, a pochi chilometri da Potenza, che continua ad essere, 81 anni, appassionato di calcio che nel lontano 1951 decise di lasciare la sua terra per cercare fortuna al di là dell’oceano. Una valigia carica di speranze e di aspettative.
retrocessa all’ultimo posto per gli esiti nefasti della combine con il Bitonto del precedente campionatoCurcio che dall’America decise di sollevare dall’incarico quasi tutta la vecchia dirigenza cosa ormai assai rara nel calcio di oggi. Un funambolo dai piedi buoni che ha sposato la causa del Picerno diventando una specie di totem del paesino lucano dove ha messo su famiglia. Un rapporto in perfetta simbiosi con una realtà che gli calza a pennello, anche per il grande affetto che i tifosi e non solo hanno nei suoi confronti.