Jannik Sinner è ancora in corsa per il titolo all'Australian Open. I suoi coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, commentano la sua straordinaria performance in semifinale e anticipano la finale contro Alexander Zverev.
Per Jannik sono state due settimane molto complesse, ha avuto grandi difficoltà l'altro giorno con Rune e ancora oggi contro un ottimo Shelton. Ha gestito nel migliore dei modi tutte queste difficoltà, ha lottato su ogni punto e non ha mai mollato un game. Per tutti questi motivi è di nuovo in finale in questo torneo. Così Simone Vagnozzi, coach italiano di Jannik Sinner, dopo la conquista della finale dell'Australian Open.
Non è mai facile difendere uno Slam per la prima volta in carriera – aggiunge Darren Cahill, il coach australiano di Sinner –, ci sono molte cose da dover gestire e noi non potremmo essere più orgogliosi di lui per il modo in cui le ha gestite, sia in campo sia fuori. Il modo in cui ha affrontato le avversità e la resilienza… straordinarie per un ragazzo di 23 anni. E’ molto giovane ma a volte sembra più saggio di noi… Non siamo sorpresi di vederlo di nuovo in finale, il suo livello è altissimo oramai da mesi, ma qui in Australia sembra essere ancor più forte. Sinner, quanto ha guadagnato agli Australian Open? Il montepremi della finale. La semifinale lo ha posto di fronte a nuove difficoltà, e ancora una volta il cuore e il carattere lo hanno premiato: Ha affrontato un grande avversario, un ragazzo che rivedremo spesso negli ultimi giorni degli Slam – dicono i due coach - . Lo sapevamo perché i miglioramenti di Ben sono sotto gli occhi di tutti, sono stati tre set molto intensi e complicati. I primi due set sono stati molto fisici e siamo felici che sia riuscito a chiuderla in quel modo. Sapevamo che Ben può farti male con il servizio e ha colpi 'sporadici', non sai mai cosa aspettarti da lui. E’ stato piacevole chiuderla in tre set. Jannik ama i momenti complicati di un match – aggiunge Vagnozzi - , i momenti in cui c’è maggiore pressione. Gli piacciono le difficoltà, quando lo score è in bilico e le cose sembrano non funzionare, quando intorno ha una tempesta… è in quei momenti che tira fuori il meglio. Oggi, ad esempio, nel primo set non ha giocato benissimo a livello tattico ma con la sua resilienza e lo spirito di lotta che lo contraddistingue è riuscito a rimanere attaccato al suo avversario e quando è arrivato al tie break… ha giocato il miglior tie break della settimana. Negli ultimi 12 mesi il team Sinner ha vissuto grandi emozioni in campo, e grandi difficoltà fuori dal campo: Jannik è molto maturo per la sua età – spiega Cahill – ma nessuno è ‘a prova di proiettile’. Dallo scorso aprile ha vissuto momenti di grande pressione fuori dal campo ma è stato in grado di mettere tutto da una parte ed è riuscito a vincere uno Us Open e tanto altro. Non sappiamo cosa accadrà nei prossimi mesi ma lui deve tenere la testa alta ed essere felice di quello che sta facendo. In Italia possono essere orgogliosi di lui. Sinner-Zverev, orario e dove vedere in tv (e streaming) la finale degli Australian Open Che finale sarà? Alexander fisicamente è una bestia – dicono - , ha lavorato molto sul suo fisico, è un grande atleta e ha un ottimo record nei match al quinto set. Sarà un match tattico e sappiamo che non sarà facile fare danni al suo gioco. Abbiamo un rispetto enorme per lui, vincerà il migliore, chi si farà trovare più pronto. Si affrontano il numero 1 e il numero 2 del mondo… è la finale perfetta
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