Avevamo lasciato Teresa Papavero, pasticciona e irresistibile profiler con un fiuto straordinario per gli indizi e un talento eccezionale nel finire nei guai, a godersi il meritato riposo nel paesin ... Le recensioni 📖 di Tuttolibri .
con un fiuto straordinario per gli indizi e un talento eccezionale nel finire nei guai, a godersi il meritato riposo nel paesino di Strangolagalli, dopo la soluzione di un complicato caso di omicidio.
Una madre che sogna ancora sulla ruota del Luna Park dove l’ha vista per l’ultima volta a dodici anni, prima di sparire per sempre. Allora improvvisa, scherza, si imbarazza, «deflette» come dicono gli psicologi veri, quelli come suo padre, egocentrico e insopportabile psichiatra e criminologo di fama, che si crogiola nella sua immagine di superuomo alimentata dagli sguardi ammirati delle giovani donne di cui si circonda, umiliando e denigrando con penosa leggerezza l’unica donna che invece, dovrebbe sostenere: sua figlia.
Eppure Teresa è amata e amabile, corteggiata da uomini che farebbero pazzie per lei, che la adorano proprio per quello che è, buffa, sensibile, caotica e con un cuore immenso, sebbene lei stessa non creda sia possibile, circondata dall’affetto dei compaesani, dei colleghi, dalle amiche pronti a correre in suo aiuto.
Ma forse Teresa ha meno paura di essere sopraffatta da un serial killer che dall’amore, perché è quello che la terrorizza più di tutti, l’essere amata e poi abbandonata. Di nuovo.
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