La Spagna si prepara ad una rivoluzione nel mondo del lavoro con la ridotta dell'orario di lavoro a 37,5 ore a settimana. Si prevede che 12,5 milioni di dipendenti potranno beneficiare di questa riforma, che dovrebbe entrare in vigore nel 2026.
La Spagna si prepara ad una rivoluzione nel mondo del lavoro con la ridotta dell'orario di lavoro a 37, 5 ore a settimana. Questa importante misura, fortemente voluta dal governo di Madrid e dalle organizzazioni sindacali, mira a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, donando loro più tempo per sé e le proprie famiglie. Si prevede che 12,5 milioni di dipendenti potranno beneficiare di questa riforma, che dovrebbe entrare in vigore nel 2026.
L'accordo raggiunto tra governo, sindacati e associazioni imprenditoriali prevede che le ore di lavoro verranno ridotte gradualmente, con variazioni in base al settore professionale e alle regioni. \La riduzione dell'orario di lavoro sarà più evidente nei settori del turismo, dell'agricoltura e della pesca, dove si calcola che i lavoratori potranno lavorare in media 97 minuti in meno a settimana. Al contrario, saranno le categorie che già lavorano meno di 37,5 ore a settimana ad avere un impatto più limitato. \Il governo spagnolo prevede che queste modifiche non porteranno ad un calo del salario reale, ma anzi, potranno portare ad un aumento a parità di ore lavorate. La percentuale di stipendi aumentirà in modo proporzionale alla riduzione dell'orario di lavoro. Inoltre, la riforma mira a colmare le disuguaglianze strutturali di genere. Infatti, il 60% dei lavoratori che saranno interessati dalla riduzione dell'orario di lavoro sono uomini, mentre il 40% sono donne. Questa riforma potrebbe dare un impulso importante alla conciliazione vita-lavoro, favorendo soprattutto le donne che spesso devono conciliare impegni familiari e lavoro
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