Stefano Patuanelli: “C’è chi specula sulla guerra: il bio aiuterà a superare la crisi alimentare” (di A. Cianciullo)

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Stefano Patuanelli: “C’è chi specula sulla guerra: il bio aiuterà a superare la crisi alimentare”

“Si sente parlare di carestia per il conflitto in Ucraina, ma in Europa i prodotti alimentari ci sono. Non vengono immessi sul mercato perché c’è attesa di aumento dei prezzi: sono fenomeni speculativi. Altra cosa è la situazione in Africa, dove si profila una drammatica carenza alimentare.

La legge sul bio è in vigore dal 7 aprile, ma proprio nel momento in cui si tratta di passare alle misure operative, si moltiplicano gli attacchi. Il ceo del colosso agrochimico Syngenta - ha denunciato la presidente di Slow Food, Barbara Nappini - ha chiesto lo stop dell'agricoltura biologica per aumentare le rese produttive di fronte alla minaccia di una crisi alimentare globale. “Sta emergendo un problema legato a due visioni del modo di produrre cibo”, ha risposto Patuanelli.

Oggi, a livello globale, l’agricoltura è un sistema ancora poco verticalizzato: l’80% del cibo è prodotto da piccoli coltivatori, che in buona parte utilizzano metodi tradizionali. È un sistema inefficiente che potrebbe aumentare le rese attraverso un processo d’industrializzazione spinta come è già avvenuta in alcuni Paesi? “Io voglio dare una risposta basata sui numeri”, replica Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.

In Italia le coltivazioni biologiche si avvicinano al 17% dei terreni coltivati e il target dell’Unione Europea è arrivare al 25% entro il 2030, ma per il ministro Patuanelli il vero obiettivo è arrivare al 25% del mercato. Come, visto che i prodotti bio costano di più? “Si può ridurre l’Iva, calcolando che la produzione bio comporta benefici ambientali indiscutibili a vantaggio della collettività”, propone Roberto Zanoni, presidente di AssoBio.

Tra gli strumenti proposti dalle associazioni del bio per raggiungere la crescita del settore indicata dall’Unione Europea ci sono: sviluppo del marchio del bio made in Italy previsto dalla legge; crediti d’imposta per i costi di certificazione in modo abbattere i prezzi al consumatore; rilancio dei distretti biologici, sempre previsti dalla legge, per favorire la valorizzazione del territorio rurale a partire dalle aree interne e dalle aree naturali protette; ricerca, innovazione, formazione e...

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