Franco Petrini, concessionario la Nuova Pineta: "I danni sono evidenti e si sommano a quelli causati, anche quest'anno, dall'erosione delle spiagge"
Ancora un conto salato. Le spiagge di Ostia non devono solo pagare un pesante tributo all’azione erosiva delle mareggiate. Anche le trombe d’aria, come quella che si è verificata nella serata di domenica 3 marzo, contribuiscono a depauperare le strutture presenti sul litorale romano.A fare le spese dell’azione del vento che, verso le ore 19, ha cominciato a superare la velocità di 100 km/h, sono state le cabine.
Appena un mese fa, nella zona di Ostia Ponente, uno stabilimento aveva suonato l’ennesimo campanello d’allarme. In quel caso perché, il “mare grosso”, aveva divelto parti della struttura rendendo impraticabili spazi dedicati alla ristorazione ed anche intere porzioni di spiaggia. Vani, in quel caso, erano risultati i sacchi di sabbia sistemati per contenere l’azione distruttiva delle onde.
“La verità è che i danni maggiori li stiamo pagando, e purtroppo non da oggi, all’azione del mare. Sono le onde che hanno eroso la spiaggia e distrutto le cabine, a metterci più in difficoltà. Vale per noi, come per realtà storiche come il Kursaal, volendosi limitare a citarne soltanto una”.
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