Donald Trump, durante il suo discorso a Davos, ha proposto una soluzione per la guerra in Ucraina: abbassare il prezzo del petrolio. Secondo lui, l'alleanza Opec è responsabile dell'aumento dei prezzi e la riduzione della produzione di greggio avrebbe un impatto positivo sul conflitto. Trump ha anche sottolineato che l'aumento della produzione statunitense di petrolio e gas naturale potrebbe influenzare i prezzi globali e danneggiare l'economia russa.
Durante il suo intervento video a Davos, l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto una soluzione per porre fine alla guerra in Ucraina: abbassare il prezzo del petrolio. Trump ha sostenuto che l'alleanza Opec dei paesi esportatori di petrolio ha in parte la responsabilità del conflitto perché ha mantenuto i prezzi troppo alti.
Secondo lui, abbassare la produzione di greggio, principalmente da parte di Arabia Saudita e Opec, avrebbe un impatto significativo sul prezzo globale del petrolio e potrebbe portare alla fine della guerra.«Dobbiamo abbassare il prezzo, e sono sorpreso che non sia stato fatto prima», ha dichiarato Trump. «Se i prezzi del greggio fossero più bassi, la guerra finirebbe immediatamente». Trump ha anche evidenziato che negli Stati Uniti, durante la sua presidenza, si è cercato di aumentare la produzione di petrolio e gas naturale per ridurre i costi energetici a livello nazionale. Durante l'amministrazione Biden, la produzione di greggio statunitense ha raggiunto livelli record, superando gli Stati Uniti come primo produttore mondiale. La decisione di Biden di aumentare la produzione interna è stata vista come un tentativo di ricostruire le riserve strategiche di petrolio e abbassare i prezzi globali. L'ex presidente ha espresso la speranza che l'aumento della produzione statunitense di petrolio e gas naturale possa influenzare la situazione globale, spingendo l'Arabia Saudita e l'Opec a ridurre i prezzi. La strategia di Trump si basa sull'idea che un calo dei prezzi del greggio danneggerebbe l'economia russa, che dipende fortemente dalle esportazioni di petrolio. Il calo dei prezzi globali del petrolio ridurrebbe le entrate della Russia, che utilizza il petrolio per finanziare la guerra in Ucraina. Inoltre, la Russia sta affrontando pressioni economiche a causa delle sanzioni occidentali. L'inflazione è in crescita e l'economia russa è in difficoltà.Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto ai commenti di Trump, ribadendo la posizione russa sul conflitto, sostenendo che sarebbe dovuto al 'rifiuto dell'Occidente di considerare gli interessi di sicurezza della Russia'
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