Sebbene apportino benefici aggiuntivi minimi rispetto ai farmaci già esistenti, la loro approvazione non è sbagliata di per sé, spiega Fra…
Secondo i risultati di uno studio appena pubblicato sul British Medical Journal, molti farmaci oncologici approvati dall’Agenzia Europea dei Medicinali presentano benefici aggiuntivi relativamente bassi rispetto a quelli approvati in precedenza con indicazioni d’uso simili. Il che. però, non significa che in assoluto non siano utili, come spiega a Salute Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica .
Da questa è emerso che in alcuni casi le aziende farmaceutiche riescono a recuperare questi costi entro tre o quattro anni dall’immissione in mercato del relativo prodotto, anche quando questo presenta un valore terapeutico aggiuntivo scarso.