Il Guardian pubblica i documenti: «Pressioni e violazioni leggi»
«Una maxi-raccolta di file riservati ha rivelato come il gigante della tecnologia Uber abbia violato le leggi, ingannato la polizia, sfruttato la violenza contro i conducenti di taxi e fatto pressioni segrete sui governi durante la sua aggressiva espansione globale».
Il Guardian ricorda che Parigi nel 2014 fu teatro del primo lancio europeo di Uber, che incontrò una dura resistenza da parte dell'industria dei taxi, culminata in violente proteste nelle strade. E nei documenti analizzati ci sono messaggi tra Kalanick e Macron, che avrebbe aiutato segretamente l'azienda in Francia quando era ministro dell'Economia, consentendo a Uber un accesso frequente e diretto a lui e al suo staff.
C'è anche un risvolto che riguarda Joe Biden, quando era vicepresidente degli Stati Uniti. Quando arrivò in ritardo a un incontro con l'azienda al World Economic Forum di Davos, Kalanick mandò un messaggio a un collega: «Ho fatto sapere ai miei che ogni minuto in ritardo è un minuto in meno che avrà con me». E dopo aver incontrato Kalanick, Biden avrebbe modificato il suo discorso preparato a Davos lodando l'azienda.