La fumettista e regista di 'Persepolis', film di animazione vincitore a Cannes nel 2007, parla del suo paese d'origine e delle rivolte delle ultime settimane
L’Iran di ieri e quello di oggi. La rivoluzione delle donne che si trasforma in rivolta generazionale contro il regine e a favore della democrazia. Grazie alla proiezione straordinaria di “Persepolis”, capolavoro del cinema d’animazione scritto e diretto da Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, il tema arriva anche alla Festa del cinema di Roma.
La regista e fumettista iraniana, quest’anno alla Festa come presidente della giuria del concorso “Progressive Cinema”, al termine della proiezione ha incontrato il pubblico: “Un Iran democratico sarebbe un posto migliore per il mondo intero non solo per l’Iran”, dice. Premio della giuria al Festival di Cannes nel 2007, candidato all’Oscar come miglior film d’animazione, Persepolis è tratto dai romanzi a fumetti originali di Marjane Satrapi, che firma una storia autobiografica, sulla maturazione di una ragazzina in Iran durante la rivoluzione islamica. Il film mostra come la presa al potere dei fondamentalisti abbia distrutto le speranze di un popolo, imponendo il velo alle donne e imprigionando migliaia di oppositori.