Sarà il Covid che ha fatto crescere la voglia di mangiare all’aperto, sarà la crisi economica che rende le nostre tasche sempre più vuote, ma mangiare in bocciofila sembra essere tornato di moda nella nostra città..
TORINO. Sarà il Covid che ha fatto crescere la voglia di mangiare all’aperto, sarà la crisi economica che rende le nostre tasche sempre più vuote, ma mangiare in bocciofila sembra essere tornato di moda nella nostra città. E’ una tradizione antica che vive una nuova giovinezza. A Torino negli anni d’oro si contavano più di 100 impianti, con annessa cucina.
Vi propongo una piccola mappa, gastronomico-sentimentale delle bocciofile torinesi: non ci sono tutte ma ci sono quelle che hanno conquistato per qualche motivo un posto nella mia memoria, nel mio cuore o nel mio stomaco. Ieri sono andato a pranzo a La Frejus, con in suoi campi da bocce, le sue piante di ulivo e la sua tettoia assediati dai palazzi di Borgo San Paolo.
Mi avevano parlato bene dei Rami Secchi, storica bocciofila di Lungo Dora Colletta. Ci sono stato tre settimane fa e ho apprezzato l’insalata russa e i cavoli alla curcuma e mi sono ripromesso di tornarci per una delle tante degustazioni di vino che vi si organizzano. Ho cercato invano di trovare, due domeniche fa, un tavolo alla bocciofila di Madonna del Pilone, sono stato rimbalzato e mi è rimasto solo il ricordo di un precedente vitello tonnato.
Le bocciofile sono templi della cucina piemontese, ma ogni i tanto ne scopri qualcuna che fa anche il pesce, come la Montagnola in borgo San Paolo, dove non mancano mai il baccalà mantecato e la zuppetta. Buon pesce si è mangiato per qualche tempo alla Tesorina, ai piedi della collina, dove era finito Carlo, il patron dell’omonimo ristorante di corso Regina.
Tra le storiche in città ci sono la Costanza a Pozzo Strada, famosa per le sue lasagne al forno e per lo stracotto di vitello che ha proposto anche in delivery durante il lockdown, Da non dimenticare la Cricca in via Giulio: fu la prima Bocciofila italiana, ora è circolo Arci e dallo scorso inverno mensa popolare. In collina alla bocciofila Cavorettese è un incanto mangiare sulla terrazza panoramica.
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