La crisi in Ucraina è anche il fallimento della diplomazia occidentale Le attività di mediazione da parte dei leader politici europei e americani non hanno prodotto risultati soddisfacenti fin dall’invasione russa della Crimea
Oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz arriverà a Mosca per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Aveva fatto lo stesso Emmanuel Macron lo scorso 7 febbraio, prima di visitare Kiev per parlare con Volodymyr Zelensky. Proprio dall’Ucraina fanno sapere che nelle prossime ore Zelensky vorrebbe fissare un vertice con Putin e altri Stati europei.
«La diplomazia occidentale continua a fallire, la profonda mancanza di immaginazione dei leader americani ed europei ha portato il mondo sull’orlo della guerra»,«Purtroppo i leader e i diplomatici occidentali che in questo momento stanno cercando di evitare un’invasione russa dell’Ucraina – si legge nell’articolo – pensano ancora di vivere in un mondo in cui le regole contano, in cui il protocollo diplomatico è utile, in cui è apprezzato il linguaggio educato.
Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno visto Euromaidan come un trionfo della democrazia su un governo corrotto e autoritario a Kiev. Per la Russia invece si trattava un colpo di Stato illegale sostenuto dall’Occidente, e in particolare dagli Stati Uniti, nel tentativo di espandere l’influenza occidentale verso est.
Tuttavia, il protocollo di Minsk crolla quasi immediatamente: il punto fondamentale, cioè il cessate il fuoco, non viene mai realmente rispettato.