Elena Imperatrice: «Frequenta la terza media alla Matilde Serao. Mi hanno detto che non è idonea, questa è discriminazione». Il preside: «È solo un equivoco, avevo già chiuso la lista dei partecipanti. Ma cerco di inserirla»
«Che fine abbiamo fatto, per permettere di fare una gita ai nostri figli dobbiamo combattere». Queste le parole diuna bambina disabile che frequenta la terza media alla scuola Matilde Serao
di Volla in provincia di Napoli. Stando alla ricostruzione di Elena sarebbe stato precluso alla figlia di partecipare ad un viaggio di istruzione di tre giorni, dal 19 al 21 maggio in Puglia, organizzato dall’istituto scolastico. Dopo due anni di fermo a causa dell’emergenza Covid, è stata data la possibilità agli istituti scolastici di organizzare gite e visite guidate.
«Hanno organizzato due gite, una di un giorno ed una di tre giorni. Ho dato la disponibilità ad andare in gita con mia figlia come accompagnatrice ma alla mia piccola hanno detto di no – tuona Elena, la mamma di Clelia -e che viene impedito a mia figlia, affetta da autismo, di fare un progetto o una gita e ora sono stanca – continua - Hanno detto che, i bambini vanno tutelati e non devono subire discriminazioni.
. Sto lavorando per questo, mi rendo conto che vi è stata una difficoltà di comunicazione e farò il possibile per permettere la partecipazione alla gita di Clelia e della mamma – e conclude – come scuola dal punto di vista dell’inclusione non ci siamo mai tirati indietro».
che si occupa sul territorio della problematica dell’autismo e fa da ponte tra genitori e gli enti. «Questa scuola è stata per l’ennesima volta irrispettosa nei confronti dei bambini diversamente abili. Non è la prima volta che si verifica una cosa del genere, siamoche non riescono a trovare una “comforte zone” per genitori e bambini disabili che non vengono inseriti nei pon, ne vengono guidati in attività ludico ricreative».