La regione separatista filo-russa della Transnistria in Moldavia ha finalmente ricevuto una fornitura di emergenza di gas naturale dopo un mese di difficoltà causate dall'interruzione del suo approvvigionamento. Il gas, finanziato dall'Unione Europea e fornito sotto forma di prestito dalla Moldavia, permetterà di riscaldare case e uffici per una decina di giorni.
La regione separatista filo-russa della Transnistria , in Moldavia , ha finalmente ricevuto una fornitura di emergenza di gas naturale , dopo un mese di difficoltà legate all'interruzione del suo approvvigionamento. Il gas, finanziato dall' Unione Europea e fornito sotto forma di prestito dalla Moldavia , permetterà di riscaldare case e uffici per una decina di giorni.
La Transnistria si è vista priva di gas naturale, e conseguentemente di elettricità, dall'inizio del 2025 a seguito della decisione russa di interrompere il flusso di gas attraverso l'Ucraina. Sebbene la Russia avesse la possibilità di fornire gas alla Transnistria tramite un altro gasdotto, ha optato per non farlo, citando un presunto debito non pagato dalla Moldavia. L'interruzione delle forniture ha causato gravi disagi nella regione, con mancanza di riscaldamento, acqua calda e gas nelle case e negli uffici, oltre alla chiusura di numerose fabbriche. La Moldavia, anch'essa in parte dipendente dal gas russo fino alla fine del 2024, ha subito danni a causa dell'interruzione. La Commissione Europea ha stanziato un fondo di emergenza di 64 milioni di euro per acquistare gas naturale per la Moldavia, che a sua volta lo ha fornito in prestito alla Transnistria. Sabato è stata consegnata la prima parte del gas, circa 3 milioni di metri cubi. Le forniture continueranno fino al 10 febbraio. La società energetica moldava ha precisato che il prestito dovrà essere ripagato dalla Transnistria entro il 1° marzo. La presidente della Transnistria, Vadim Krasnoselsky, ha dichiarato che la priorità è far ripartire il sistema di riscaldamento. Olga, una donna di Transnistria, ha riferito che il riscaldamento, il gas per le cucine e l'elettricità sono tornati a funzionare, anche se non tutti hanno ancora l'acqua calda. La scuola delle figlie di Olga potrà riaprire nei prossimi giorni dopo un mese di chiusura
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