A Complete Unknown: Il viaggio musicale di Bob Dylan

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A Complete Unknown: Il viaggio musicale di Bob Dylan
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Il film di James Mangold racconta l'ascesa di Bob Dylan nel mondo della musica folk, la sua rivoluzione con l'elettrico e il suo enigmatico percorso verso la leggenda. Seguendo le tappe del giovane Dylan, dal suo incontro con Woody Guthrie alla scelta eretica di Newport, il film esplora la sua personalità imprevedibile e la sua ricerca di autenticità in un mondo che lo cercava incompreso.

Un ragazzino proveniente da un'origine modesta si reca al capezzale di una leggenda della musica folk, gli canta una canzone che gli ha dedicato e, sebbene quest'ultimo non riesca più a parlare, gli conferisce con gesti e grugniti una sorta di investitura. Quel ragazzino si chiama Robert Allen Zimmerman, ma si fa già chiamare Bob Dylan , mentre il malato è il famoso Woody Guthrie.

È difficile non pensare a David Lynch (purtroppo scomparso lo scorso 15 gennaio) guardando l'inizio di «A Complete Unknown», film diretto da James Mangold adesso al cinema, basato sul libro «Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica» di Elijah Wald. Come molti personaggi lynchiani Dylan possiede almeno due nomi e lo stesso Woody Guthrie, nel suo letto di ospedale, sembra sospeso fra questo mondo e la Loggia Nera di «Twin Peaks», la serie tv creata dal regista con Mark Frost. Mangold ha ricevuto una sorta di benedizione da Dylan, adesso ultraottantenne (è classe 1941), che ha incontrato più volte durante la realizzazione del film, leggendo assieme a lui la sceneggiatura: i due, in una sorta di lettura «drammatizzata» si spartivano il testo, con Dylan che recitava le sue battute e il regista tutto il resto. Siamo fra il 1961 e il 1965: Dylan (Timothée Chalamet) viene adottato dal movimento folk di New York, con epicentro nel Greenwich Village, il suo mentore, per certi versi, è il cantautore folk Pete Seeger (Ed Norton), incontrato proprio al capezzale di Guthrie (Scoot McNairy), ha una storia con l'artista Sylvie Russo (interpretata da Elle Fanning, personaggio ispirato a Suze Rotolo, la ragazza di Dylan all'epoca), che però tradisce con la collega cantautrice Joan Baez (Monica Barbaro). Diventa subito famosissimo, ma al festival folk di Newport compie una scelta eretica: suona con una band rock e con chitarre elettriche. Per i fan e i colleghi è sconvolgente quasi come adesso vedere un trapper a un festival heavy metal (in questo caso comunque il trapper forse non riuscirebbe a uscirne sano e salvo come, pur con qualche difficoltà, capita a Dylan). Il film affronta il mistero Bob Dylan, il suo essere imprevedibile, fedele solo a se stesso, il non voler compiacere gli appassionati neppure allora: già nei primi anni Sessanta si pone il problema di non cantare sempre la stessa canzone (ancora adesso ai concerti fa pochi classici e in genere li stravolge completamente), nel 2016 è stato il primo (e finora unico) autore di canzoni a vincere il Premio Nobel per la letteratura, ma ovviamente non è andato a Stoccolma a ritirarlo (lo ha comunque fatto nel 2018, mentre era in tour in Svezia, in una cerimonia privata). Dylan rifiuta il successo e al tempo stesso il suo rifiuto lo rende ancora più leggendario. Ma, saggiamente, il film non fornisce risposte (del resto neppure Dylan ha mai spiegato se stesso), neppure su da dove vengano le sue bellissime canzoni, prima di protesta, poi, sempre poetiche, ma più universali, cantate nel film dallo stesso Chalamet e da Monica Barbaro. Per molti versi «A Complete Unknown» è una sorta di musical, con le canzoni che sembrano commentare la vita di Dylan, i suoi dubbi, le sue insicurezze e al tempo stesso il suo desiderio di essere quello che vuole essere, di fare quello che vuole fare, pur non sapendolo ancora, basta che si tratti di «qualsiasi cosa gli altri non vogliano che io sia». Al termine del film Dylan resta, come recita il titolo, «un completo sconosciuto», e probabilmente è meglio così: sebbene la pellicola ruoti tutta intorno a lui e agli altri, anche se famosi (Seeger, Baez, il leggendario cantautore Johnny Cash, nel film l'attore Boyd Holbrook) e ben interpretati, sono poco più che comparse. Indecifrabile come un film di Lynch. Pete Seeger aveva avuto un ritorno di popolarità quando, ormai quasi novantenne, nel 2006 aveva collaborato all’album di Bruce Springsteen «We Shall Overcome: The Seeger Sessions» e l’anno successivo era andato in tour con il famoso rocker. Suo nipote Tao Seeger era venuto anche lui a suonare in Italia: nel Basso Piemonte, fra la quasi generale indifferenza, si era esibito al 1340 di Francavilla Bisio. Un paese non troppo diverso da Twin Peaks

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