Per Vittorio De Micheli, direttore dell’Ats (Azienda tutela della salute) di Milano, Immuni è solo “una rottura di scatole”. Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, Immuni non esiste edicola 16ottobre
è solo “una rottura di scatole”. Per il presidente del Veneto,, Immuni non esiste, o meglio esisterà solo da lunedì prossimo quando, con più di quattro mesi di ritardo, verrà messa in funzione dai tecnici della regione. Per tutti gli altri, invece, l’app è una questione politica.
Solo ora è iniziata una seria campagna per spingere gli italiani a scaricare l’app. Durante la folle estate dei balli in discoteca e delle spiagge super affollate, le sollecitazioni sono invece state quasi inesistenti. E adesso chi installa in ritardo Immuni scopre pure che è spesso. Perché la maggior parte delle regioni non si sono organizzate per farla davvero funzionare. Attenzione, non per carenze di personale o di fondi.
Risultato: la segnalazione parte dopo giorni e giorni. Quando parte. Perché per i cittadini veneti finora la possibilità di essere messi sull’allerta dal proprio smartphone non c’è mai stata. Insolo in queste ore, sul portale sanitario della regione, viene aggiunto il campo dove inserire il codice del nuovo positivo. Tutto è rimandato alla prossima settimana. Con un non piccolo problema.
Immuni andava incentivata e utilizzata a giugno. Ma nel Paese delle cicale l’estate, si sa, è fatta solo per cantare. E ballare in discoteca.
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