Un aumento degli avvelenamenti da monossido di carbonio in Italia solleva preoccupazioni per la sicurezza degli impianti di riscaldamento.
In meno di due settimane in Italia sono morte almeno sei persone per avvelenamento da monossido di carbonio, causato nella maggior parte dei casi dal malfunzionamento di caldaie e stufe. Gli avvelenamenti di questo tipo sono infatti più frequenti nella stagione fredda, quando si utilizzano sistemi per scaldare che a causa di difetti o scarsa manutenzione rilasciano monossido negli ambienti.
Non tutte le intossicazioni sono letali, ma possono avere conseguenze sulla salute per molto tempo e secondo gli esperti potrebbero essere evitate. Un minimo di prevenzione e maggiore consapevolezza del rischio potrebbero contribuire a ridurre i casi che vengono registrati ogni anno. Secondo le stime più recenti del ministero della Salute, eal 2015, i morti per inalazione di monossido di carbonio in Italia sarebbero 500-600 ogni anno (circa 2/3 per intossicazione volontaria), ma fare stime accurate è molto difficile e non ci sono rilevazioni sistematiche affidabili, anche perché non sempre i casi di avvelenamento vengono diagnosticati correttamente. A questi si aggiungono le migliaia di persone che subiscono un’intossicazione, senza conseguenze gravi o permanenti sulla loro salute. In generale, il monossido di carbonio si produce in seguito a una combustione incompleta di materiali contenenti carbonio, come i combustibili fossili (carbone, benzina, gasolio…) e i materiali organici come la legna. In una combustione completa il carbonio contenuto nel combustibile reagisce con quantità sufficienti di ossigeno e si forma l’anidride carbonica. Se invece l’ossigeno è insufficiente, allora la reazione è incompleta e il carbonio si combina con una quantità minore di ossigeno formando il monossido di carbonio.Le cause possono essere molte, ma di solito sono legate a uno scarso tiraggio: entra poco ossigeno nella camera di combustione e i gas che si producono non hanno la possibilità di uscire facilmente verso l’esterno
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