Scopri il legame tra smog e accessi al pronto soccorso. Uno studio conferma che le polveri sottili possono aumentare gli accessi in ospedale.
Uno studio italiano ha confermato il legame tra smog e ingressi al Pronto Soccorso. Le polveri sottili, come il particolato fine Pm10 e Pm2,5, possono indicare i flussi di accesso negli ospedali. La conferma arriva da uno studio coordinato da Nazerian Peiman, specialista in medicina d'emergenza presso l'Ospedale Universitario Careggi di Firenze.
I risultati hanno rilevato che l'aumento delle concentrazioni di Pm10 e Pm2,5 si associa a una crescita degli accessi al Pronto Soccorso nei giorni successivi. Sebbene l'aumento sia contenuto, del 10-15%, è un dato significativo per la gestione delle risorse ospedaliere.Secondo Peiman, le concentrazioni di Pm10 e Pm2,5 possono riflettere l'attività umana in un dato luogo e momento, rappresentando un indicatore indiretto anziché un fattore di rischio diretto.
I dati, raccolti dal pronto soccorso dell'Ospedale Universitario Careggi tra il 2019 e il 2022 su un totale di 307.279 pazienti, mostrano che l'incremento dei livelli di Pm2,5 e Pm10 può essere un indicatore utile per anticipare un aumento delle urgenze.Il monitoraggio dei livelli di particolato, come Pm10 e Pm2,5, insieme a parametri come temperatura e festività, può diventare un utile strumento predittivo per gestire il carico di lavoro nei pronto soccorso.
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