L'Olanda ha reso pubblico un elenco di 425.000 presunti collaboratori nazisti, accessibile tramite il sito web del progetto «Oorlog voor de Rechter». L'archivio contiene i nomi di quasi mezzo milione di persone indagate per collaborazionismo con gli occupanti tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
Un elenco con di nomi di 425 mila presunti collaboratori nazisti è stato pubblicato nei giorni scorsi in Olanda. Chiunque può entrare sul sito del progetto «Oorlog voor de Rechter» e scorrere i nomi dell'Archivio Centrale delle Giurisdizioni Speciali (noto con la sigla Cabr). Basta avere un cognome, e il sito proporrà la lista di tutte le persone con quell'identificativo fornendo anche luogo e data di nascita.
Tutti quei dati a cui prima si poteva accedere solo di persona - e solo si era ricercatore, soggetto coinvolto o discendente diretto - ora sono di dominio pubblico. La legge che limitava l'accesso al pubblico è scaduta il 31 dicembre. Ma in realtà, non proprio tutti i dati sono disponibili. L'archivio, composto da 32 milioni di pagine, contiene i nomi di quasi mezzo milione di persone, per lo più olandesi, indagate per collaborazionismo con gli occupanti tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Sono esclusi dalla lista coloro che potrebbero essere ancora in vita. A proteggere le loro informazioni, infatti, è il Regolamente generale sulla protezione dei dati dell'Unione Europea che non si applica invece ai deceduti. L'idea iniziale era quella di pubblicare tutti i dossier disponibili nell'archivio fisico. Questo implicava anche i nomi delle vittime, i testimoni, i diari, le sentenze giuridiche, le foto, la tessera associativa al partito, il rapporto ufficiale e molto altro. L'obiettivo era quello di fare i conti con un passato costato la vita a più di 102 mila ebrei olandesi uccisi dai nazisti, con la collaborazione dello Stato, delle polizia e di parte della popolazione olandese. Poi però, un avviso emesso dall'Autorità olandese per la protezione dei dati ha posto l'accento sul fatto che potesse comportare una violazione delle leggi sulla privacy, e questo ha fatto sì che tale decisione venisse rimandata, limitando il progetto alla pubblicazione dei nom
Collaborazionismo Nazista Archivio Olandese Privacy Seconda Guerra Mondiale
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