Il Cervello Umano e Canino: Sincronizzazione durante le Interazioni

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Il Cervello Umano e Canino: Sincronizzazione durante le Interazioni
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Uno studio dell'Università di Cambridge esplora la sincronizzazione cerebrale tra cani e proprietari durante le interazioni, simile a quella osservata tra genitori e figli. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del legame uomo-animale.

Un nuovo studio dell'Università di Cambridge indaga sulla possibilità che il cervello dei cani e dei loro proprietari si sincronizzino durante le interazioni, simile a quanto avviene tra genitori e figli. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il modo in cui comprendiamo il legame uomo-animale e aprire nuove possibilità per l’uso di cani nella terapia.

Lo studio: un'idea nata dai genitori e dai loro figli L’idea alla base dello studio nasce dai risultati di precedenti ricerche condotte su madri e bambini, in cui si è osservata una sincronizzazione delle onde cerebrali durante l’interazione. Valdas Noreika, della Queen Mary University di Londra, ha deciso di applicare questo approccio al rapporto uomo-cane. Secondo Noreika, i proprietari modulano il loro linguaggio in modo simile a quello dei genitori quando parlano ai figli. 'Questo potrebbe spiegare perché ci affezioniamo tanto ai cani', afferma, suggerendo che la connessione emotiva tra uomo e cane sia radicata nelle nostre capacità cognitive. Indizi di un legame antico L’affetto tra esseri umani e cani non è un fenomeno recente. Gli archeologi hanno scoperto resti di un cucciolo risalenti a 14.000 anni fa, sepolto accanto a un uomo e una donna in Germania. Le analisi hanno rivelato che il cane era stato curato durante lunghi periodi di malattia, nonostante non avesse un ruolo pratico evidente. Questa antica relazione suggerisce che l’empatia e l’attenzione verso i cani siano tratti profondamente radicati nell’uomo. Tuttavia, non tutti gli esperti concordano sull’interpretazione di questi legami, sottolineando il rischio di sovrapporre comportamenti umani a quelli degli animali. La tecnica: il cervello in primo piano Per studiare la sincronizzazione cerebrale, il team ha utilizzato l’elettroencefalogramma (EEG), una tecnica non invasiva. I partecipanti umani indossano un cappuccio con 32 elettrodi, mentre i cani indossano un set più piccolo con 10 elettrodi fissati delicatamente con una pasta innocu

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