Un ex carrozziere, Verduci, è indagato per l'omicidio di Luigia Borrelli a Genova nel 1995. Il caso, soprannominato 'delitto del trapano', è stato riaperto grazie a un Dna compatibile trovato nella banca dati del Ministero della Giustizia. Verduci inizialmente ha negato di conoscere la vittima, ma successivamente ha ammesso di essere potenzialmente stato un suo cliente.
, ex infermiera costretta da eventi non dipendenti dalla sua volontà a essere una “bella di notte”. L’omicidio è avvenuto a Genova il 5 settembre 1995, in un basso in cui la donna esercitava.. Il condizionale è d’obbligo, poiché manca l’ufficialità, e anche perché il 10 febbraio 2025 si terrà un’udienza in cui verranno confrontate tre perizie: quella del medico legale, genetista chiamata dai legali dell’unica figlia di Luigia Borrelli ancora in vita.
Ma come si è giunti a indagare Verduci, carrozziere di 65 anni? Il ministero della Giustizia possiede una banca dati, all’interno della quale è stato trovato un Dna compatibile alla lontana - quindi di un- con quello trovato sulla scena del delitto. Questo Dna compatibile alla lontana appartiene a un uomo detenuto a Brescia, pare parente, appunto, di Verduci.
Ultimo in ordine di tempo un ex medico che, stando a una testimonianza, si recò al lavoro, nei giorni a ridosso del delitto, pieno di graffi e ferite: il professionista è stato scagionato proprio dalla non corrispondenza del Dna.
OMICIDIO GENOVA 1995 DNA INDAGINI
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