La storia di Matteo e Stephano, vittime di un attacco violento per il loro gesto d'amore, ha scatenato un'ondata di solidarietà a Roma. Un corteo di migliaia di persone si è riunito in piazza Malatesta per denunciare l'odio e la discriminazione nei confronti della comunità LGBTQIA+.
Matteo e Stephano quella sera hanno avuto solo una colpa: volersi bene. Tenersi per mano, come viene naturale a persone che si prendono cura l’uno dell’altro, a chi in due si sente meglio che da solo, perché l’altro è divenuto parte della propria vita e si è scelto di camminare insieme.
Sì, proprio un gesto così tenero e amorevole li ha scaraventati nell’inferno del branco, un branco vigliacco, ignorante, violento, che si è sentito libero di agire incondizionatamente visto il vuoto normativo a difesa della comunità LGBTQIA+ e l’attitudine discriminatoria del presente governo. Così la notte di capodanno, serata in cui si esprimono desideri e si ripongono speranze per l’anno che inizia è divenuta per i due giovani un incubo del quale porteranno le cicatrici, perché dal senso di impotenza, dai calci, dagli sputi, dagli insulti, non è facile riprendersi, non è semplice scrollarsi di dosso l’insicurezza e la paura che possa accadere di nuovo. Lo so bene, ci sono passato due volte, a lungo quando rientravo a casa di notte ho continuato a girarmi per controllare che nessuno mi stesse seguendo. Matteo e Stephano però hanno dato prova, sebbene giovani e feriti, di grande coraggio. Hanno scelto di denunciare a viso aperto i loro aguzzini, quei ratti usciti dalle fogne che nelle fogne dovrebbero essere rinchiusi. E sabato scorso a Roma è successo qualcosa di splendido, a piazza Malatesta eravamo in tantissimi, al punto di non poter esser contenuti, di trasformare una manifestazione stanziale in corteo. Un corteo guidato da Rosario Coco -presidente di Gaynet- che ha raccolto associazioni e cittadini sotto un’unica bandiera, quella della civiltà. Una marea che si oppone alla deriva fascista discriminatoria e colma d’odio che il nostro Paese sta prendendo. Si è alzato un grido forte di civiltà, di ribellione, di mani strette, baci dati, una moltitudine di persone che hanno scelto di rispondere all’odio con l’amor
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