La 'Desertificazione Bancaria' in Italia: Chiusure di Filiali e Rischio per l'Occupazione

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Il report della Fondazione Fiba evidenzia l'aumento delle chiusure di filiali bancarie in Italia, con un impatto negativo sull'accesso ai servizi bancari per milioni di persone e sul fronte occupazionale. Le operazioni di consolidamento e acquisizione nel settore bancario stanno portando a una riduzione significativa del numero di sportelli bancari, aumentando il rischio di desertificazione bancaria in molte aree del Paese.

Secondo il report della Fondazione Fiba, il consolidamento e le acquisizioni nel settore bancario stanno portando a una diminuzione sempre più evidente degli sportelli bancari a disposizione dei cittadini. Nel 2024, sono state chiuse 508 filiali, portando il totale sotto la soglia delle 20 mila unità in Italia. Questa “ desertificazione bancaria ” mette a rischio l'accesso ai servizi bancari per circa 11 milioni di persone, mezzo milione in più rispetto all'anno precedente.

Questo trend rischia di aggravarsi a causa delle operazioni di aggregazione in corso sui mercati. A preoccupare è anche l'impatto sull'occupazione nel settore. Analizzando i dati dal 2015 al 2023, si evidenzia una forte contrazione del numero di sportelli bancari, passati da 30.258 a 20.160, con una riduzione di oltre 10 mila unità. Alcune regioni, come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio, hanno subito una riduzione particolarmente significativa. Come risultato, il 41 per cento dei comuni italiani è ormai privo di una filiale bancaria, in forte aumento rispetto al 28 per cento del 2015. Le regioni più colpite sono Molise e Calabria, con rispettivamente l'82% e il 73% dei comuni senza sportelli. Le operazioni di consolidamento bancario, come l'integrazione tra Bper e Banca Popolare di Sondrio, solitamente comportano l'analisi dell'Antitrust per verificare la presenza di sovrapposizioni di sportelli che potrebbero danneggiare la concorrenza. In caso di rilevazione di sovrapposizioni, le banche sono tenute a chiudere alcuni sportelli o a cederli ad altri operatori. Secondo la Fabi, le operazioni attualmente in corso comportano un basso rischio di sovrapposizioni. Tuttavia, la situazione per UniCredit e Banco BPM è diversa, con un rischio di sovrapposizioni più consistente, soprattutto in Sicilia. La soluzione per evitare la chiusura di filiali potrebbe essere la cessione di alcuni sportelli ad altri operatori, ma secondo il segretario di First-Cisl, la concentrazione bancaria sta riducendo questa possibilità. La chiusura degli sportelli bancari avrebbe un impatto significativo sull'occupazione nel settore. Sebbene il Fondo esuberi e il Fondo per l'occupazione abbiano permesso la riduzione del numero di esuberi e l'assunzione di giovani negli ultimi anni, il saldo resti “molto negativo”. Il rischio concret0 è la chiusura di filiali, un danno particolarmente grave in un Paese come l'Italia, dove la diffusione dell'internet banking è ancora limitata

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