L'Italia ha estratto meno di 3 miliardi di metri cubi di gas nel 2024, segnando una diminuzione del 1,9% rispetto al 2023. Nonostante la diversificazione delle importazioni, la produzione nazionale rimane un punto debole.
Per il secondo anno di fila in Italia sono stati estratti meno di 3 miliardi di metri cubi di gas, con volumi in flessione rispetto al 2023. Il provvedimento che dovrebbe rilanciare la produzione e offrire prezzi calmierati all'industria non c'è ancora, ma l'aumento delle quotazioni potrebbe favorire le trattative.
Il ministro Pichetto Fratin: 'Vogliamo arrivare a un accordo il prima possibile'per la prima volta dopo più di un anno, si sono moltiplicati gli allarmi su possibili aumenti in bolletta: i volumi che fino al 31 dicembre importavamo dalla Russia sono residuali e i picchi di 300 euro al megawattora non si ripeteranno. I motivi di questo ottimismo sono legati alla maggiore diversificazione che l’Italia ha costruito dopo avere sperimentato l’interruzione improvvisa dei flussi russi nel 2022, che all’epoca coprivano circa il 40 per cento delle importazioni. Un risultato costruito non solo grazie all’estensione dei contratti con gli altri paesi da cui riceviamo il gas via tubo, come l’che arriva via nave e ormai principalmente dagli Stati Uniti. Ciò non toglie che le tensioni dei mercati, legate al contesto geopolitico e a possibili incidenti tecnici nelle fasi di produzione e trasporto, sono un elemento che preoccupa sia i consumatori domestici che quelli industriali, nonostante i rialzi per ora contenuti. Uno dei tasselli su cui non si sono registrati passi avanti in questi tre anni di profondo riassetto del sistema energetico italiano è quello della produzione nazionale di gas. Da quando il governo guidato daha ribadito la linea espressa dall’ex presidente della Bce, ma senza risultati. Al contrario, anche il 2024 si è chiuso per il secondo anno di fila con meno di 3 miliardi di metri cubi di gas prodotti in Italia, in flessione dell’1,9 per cento rispetto al 2023., che ha elaborato le stime sulla base di dati Snam e del ministero dell’Ambiente, a ridurre il calo ha contribuito il forte rimbalzo che si è registrato nel mese di dicembre: +32,8 per cent
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